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Lo scorso 24 aprile è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero della Salute del 3 aprile 2017 contenente ‘Linee guida per la programmazione degli interventi di assistenza e riabilitazione nonchè per il trattamento dei disturbi psichici dei titolari dello status di rifugiato e dello status di protezione sussidiaria che hanno subito torture, stupri o altre forme gravi di violenza psicologica, fisica o sessuale’.
Il principale obiettivo del decreto è quello di tutelare i richiedenti asilo, in particolari condizioni di vulnerabilità, durante tutte le fasi del percorso di riconoscimento della protezione internazionale, creando le condizioni affinché le vittime di eventi traumatici possano essere adeguatamente tutelate.
Le linee guida contengono indicazioni generali sugli interventi di assistenza da effettuare (dall’individuazione precoce del trauma alla prevenzione delle problematiche psicopatologiche) in maniera differenziata nei diversi luoghi e contesti in cui la domanda di protezione internazionale viene presentata e qualunque sia la condizione giuridica dello straniero che la presenta (persona appena giunta nel nostro Paese con ingresso regolare, persona già soggiornante in Italia, persona già presente ma non regolarmente soggiornante, persona precedentemente espulsa e non trattenuta, persona espulsa e trattenuta ai fini dell’esecuzione dell’allontanamento, etc).
Punti di attenzione sono la certificazione, essenziale nell’iter della richiesta di protezione internazionale, e la mediazione culturale, indispensabile per la costruzione della relazione. Un focus specifico è dedicato alle donne e ai bambini che rappresentano due sottogruppi particolarmente vulnerabili.
Infine, all’interno delle linee guida viene affrontato il tema della tutela della salute degli operatori coinvolti nell’accoglienza e presa in carico delle vittime, oltre alla loro necessaria e adeguata formazione.
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